Se fino a qualche anno fa la conoscenza delle lingue era considerata secondaria, al giorno d’oggi i processi di globalizzazione hanno innalzato questa competenza ad un ruolo fondamentale.
Avere una discreta padronanza dell’inglese è ormai una base necessaria in moltissimi settori per poter ampliare le opportunità lavorative accedendo a ruoli in realtà multinazionali, o addirittura scegliendo di lavorare all’estero.
Conoscere una o più lingue è indispensabile anche per poter lavorare nel mercato del turismo, dove l’inglese in primis diventa il sistema di contatto fra persone delle più varie nazionalità.
Per questo è sempre più importante non solo approfondire la conoscenza delle lingue attraverso corsi affidabili, ma anche poter attestare le competenze in questo ambito grazie alle certificazioni linguistiche.
Le certificazioni di lingua
Tra il 1989 e il 1996 il Consiglio d’Europa, con lo scopo di fornire un metodo per accertare e trasmettere le conoscenze che si applichi a tutte le lingue d'Europa, ha messo a punto il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER – in inglese: Common European Framework of Reference for languages - CEFR), che è il sistema descrittivo utilizzato per valutare le abilità conseguite da chi studia una lingua straniera europea e base, dal 2001, per costruire sistemi di validazione dell'abilità linguistica.
Il QCER ha infatti introdotto sei livelli di competenza (A1, A2, B1, B2, C1, C2) e tre livelli intermedi (A2+, B1+, B2+), utilizzati in tutta Europa e in altri continenti come riferimento per i materiali didattici e per la valutazione delle conoscenze linguistiche.
Questo sistema ha permesso ai diversi enti certificatori delle varie lingue europee di uniformarsi a un unico modello, modificando le denominazioni dei livelli di conoscenza linguistica per le certificazioni che rilasciano; alcuni enti certificatori di paesi extraeuropei hanno già avviato progetti di armonizzazione dei propri livelli linguistici con quelli del QCER.
Per attestare le competenze linguistiche ai diversi livelli è necessario sottoporsi a un esame attraverso il quale l’ente certificatore verifica l’effettiva preparazione linguistica nei vari ambiti di scrittura, lettura, ascolto e produzione orale. Questo esame si svolge solitamente nei centri autorizzati, alla presenza di uno o più esaminatori dell’ente certificatore.
Pur mantenendo un sistema di valutazione comune, ogni ente certificatore propone esami strutturati in maniera differente, con tipologie di esercizi diversi.
A che cosa serve una certificazione linguistica?
La certificazione linguistica è utilizzata da chi – per motivi personali, di lavoro o di studio – necessita di una dichiarazione ufficiale e garantita della propria competenza linguistica in una determinata lingua.
In ambito lavorativo: ottenere una certificazione linguistica arricchisce il curriculum, facilita l’inserimento nel mondo del lavoro poiché è riconosciuta ufficialmente in tutta l’Unione Europea; è utile alle aziende che operano all’estero, per avere un chiaro riferimento sul livello di padronanza e la possibilità di inserimento lavorativo di un candidato. E’ appunto in uso inserire nel curriculum il livello di competenza espresso in livelli di competenza QCER.
In ambito universitario: ottenere una certificazione semplifica il percorso di chi intende proseguire gli studi all’estero, in quanto spesso sostituisce le prove linguistiche obbligatorie per l’ammissione.
Certificare la lingua inglese
Gli esami d'inglese più comuni a livello internazionale, standardizzati e progettati per misurare la conoscenza dell'inglese come lingua straniera secondo il QCER, sono TOEFL, IELTS, esami Cambridge English, TOEIC. Ciascuno di essi ha caratteristiche distintive.
Se la certificazione è necessaria per ampliare il cv in ambito scolastico, universitario o lavorativo, o per documentare il livello delle competenze acquisite al termine di un corso di inglese, potrete basare la scelta di una o di un'altra certificazione su valutazioni individuali.
Se invece avete obiettivi precisi, come frequentare un’università all’estero o richiedere un visto per entrare in qualche paese, le stesse università o governi richiederanno di presentare specifiche certificazioni.
Per esempio: gli esami di Cambridge permettono di accedere alle università della Gran Bretagna, così come lo IELTS, mentre per le università in USA, Australia e Canada è solitamente richiesto il TOEFL.
Il certificatore che abbiamo scelto
Nella scelta del partner a cui affidarci per la gestione delle certificazioni, noi di Atos ci siamo affidati a Cambridge Assessment English, un dipartimento dell’Università di Cambridge che, dal 1913, si occupa di apprendimento della lingua inglese. La qualifica conseguita attraverso gli esami di Cambridge, al contrario di altre che hanno validità biennale, non è mai revocata ed è accettata da oltre 25.000 organizzazioni nel mondo.
Si tratta di certificazioni riconosciute dal Miur, molto utilizzate in diversi ambiti. In Italia, per esempio, permettono di ottenere crediti formativi e anche l’esenzione totale o parziale dal dover sostenere l’esame di lingua inglese, a discrezione dei singoli corsi di laurea.
Le Certificazioni Cambridge English prevedono di superare una serie di esami articolati e di difficoltà progressiva, partendo da un livello base per arrivare a quelli più avanzati: A indica un grado di conoscenza introduttivo o basilare (Basic), B un livello medio che però può assicurare già una certa autonomia (Indipendent) e C indica il raggiungimento della totale competenza (Proficient).
Che sia per necessità o per piacere, approfondire e migliorare le proprie capacità in ambito linguistico è sempre una scelta vincente, e oggi più che mai è da considerare l’idea di seguire un corso al cui termine ottenere una certificazione: l’impegno è probabilmente maggiore, ma i risultati daranno grande soddisfazione, e saranno comprovati da un attestato riconosciuto ufficialmente.
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